L’Arminuta
18 lug 2021
La ragazzina senza nome che, grazie al suo immenso coraggio, trasformerà l’abbandono in riscatto
Questa è la storia di un ritorno. La ritornata (arminuta, in dialetto abruzzese) è una tredicenne che si ritroverà con una valigia in una mano e una borsa piena di scarpe nell’altra a bussare a una porta sconosciuta. Da quel momento la sua vita cambierà totalmente: perderà tutte le certezze che aveva acquisito riguardo alla vita agiata che conduceva, agli affetti stabili su cui credeva di poter contare e, soprattutto, alla sua identità.
La storia è narrata in prima persona dalla protagonista, il cui nome non viene mai citato, in una sequenza di capitoli brevi che si lasciano leggere con facilità l’uno dopo l’altro. Il dialetto viene utilizzato per sottolineare il passaggio dalla sua prima famiglia, composta da due genitori amorevoli, alla seconda, con una madre e un padre incapaci di comunicare e un numero indefinito di fratelli.
Il rapporto con la ritrovata sorella Adriana sarà cruciale per la protagonista: il grande affetto che nascerà tra le due ragazzine aiuterà entrambe a farsi strada tra pieghe inesplorate delle loro vite.
Vincitore del Premio Campiello, L’Arminuta è un racconto di coraggio, riscatto ed empatia.
| Autore | Donatella Di Pietrantonio |
|---|---|
| Editore | Einaudi |
| Collana | Super ET |
| Anno edizione | 2019 |
| Stato di lettura | Finito |
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10 lug 2021
La storia di un uomo e del proprio Paese raccontata attraverso le figure di Berlinguer e Berlusconi
Questa settimana la recentissima proclamazione del Premio Strega 2021 mi fornisce l’occasione per parlarvi di un libro che ha vinto la LXVIII edizione della competizione: Il desiderio di essere come tutti di Francesco Piccolo.
La mia generazione, quella dei Millenials, non ha mai conosciuto la vera sinistra italiana: alcunǝ di noi hanno sentito parlare di Berlinguer nei libri di storia ma, nella maggior parte dei casi, non riusciamo a immaginare la “vita pura” di cui ci parla l’autore. Noi siamo quellǝ della “vita impura”, quellǝ che hanno vissuto i vent’anni della parabola ascendente di Berlusconi.
Gli aneddoti storici e politici si intrecciano agli episodi sulla vita privata. Che sia o meno un espediente narrativo, il racconto del primo amore che muore il giorno di San Valentino alternato a una frase di Craxi riesce a renderci partecipǝ della storia del nostro Paese, anche di quella che non abbiamo potuto vivere in prima persona.
Il motivo principale per cui amo questo scrittore è che in ogni sua opera ritrovo molto di me stessa. Nel caso specifico, ho trovato le ultime righe assolutamente illuminanti… Lascio a voi il piacere di scoprirle e, magari, di individuare tra di esse un pezzo della vostra storia personale.
10 gen 2022
Diciassette racconti che costituiscono un unico flusso di pensieri sul presente e celebrano l’incessante amore per la vita
Non è stato semplice scegliere con quale libro inaugurare questo 2022, iniziato in modo già così complicato. Ripensando alle mie ultime letture, mi è arrivato in soccorso La sposa di Mauro Covacich (Bompiani, 2016). Attraverso diciassette racconti – in cui si fondono autobiografia, storie vere e finzione narrativa – l’autore riesce a mostrarci tutto il desiderio d’amore, celato spesso da cinismo e crudeltà, di cui è vittima il genere umano.
La sposa del titolo è Pippa Bacca, un’artista famosa soprattutto per la sua performance itinerante Spose in viaggio che aveva lo scopo di promuovere la pace e la fiducia nel prossimo attraversando, in autostop e con indosso un abito da sposa, 11 paesi oppressi dalla guerra. È la protagonista dell’episodio di apertura, nel quale si avvertono subito la caducità dell’esistenza e l’importanza di vivere nel tempo presente che caratterizzano l’opera.
Ogni racconto rappresenta un importante spunto di riflessione su argomenti di vario genere: ben 5, identificati dal sottotitolo (i miei non-figli), trattano la tematica della genitorialità negata. Tutte le storie sono legate da un filo conduttore, costituito non solo dagli argomenti riproposti ma anche dai medesimi personaggi che fanno capolino da un aneddoto all’altro.
La lettura di questo libro mi ha regalato delle emozioni totalmente inaspettate. Generalmente, quando le mie aspettative vengono disattese tendo a essere delusa; invece, ho accolto positivamente la sensazione di incredulità che ogni storia mi ha lasciato, inducendomi a riflettere sull’assurdità della vita. Perché, contro ogni previsione, le vicende più paradossali sono proprio quelle tratte da fatti di cronaca.




