Il sogno della macchina da cucire
Autore | Bianca Pitzorno |
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Editore | Bompiani |
Collana | Bompiani 1+1 |
Anno edizione | 2021 |
Stato di lettura | Non iniziato |
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8 ago 2021
Due storie d’amore tormentate cambieranno per sempre le vite dei protagonisti
Ho letto Ti prendo e ti porto via di Niccolò Ammaniti molti anni fa. Non ricordo più i particolari della trama ma è uno di quei libri che continuo costantemente a consigliare, soprattutto ai lettori non propriamente fervidi o, più semplicemente, a quelli che sono incappati nel classico “blocco”.
Il motivo è presto detto: è un romanzo che si lascia divorare. Lo scenario nel quale si svolge la storia (o, per meglio dire, le storie) è Ischiano Scalo, una cittadina immaginaria dove il mare c’è ma non si vede, con inverni gelidi ed estati asfissianti che allontanano tutti i turisti. Il primo personaggio che incontriamo è Pietro Moroni, un timido ragazzino innamorato segretamente di Gloria Celani, sua coetanea bella e un po’ spavalda. Questa giovane storia d’amore s’intreccerà con quella, più matura, tra Graziano Biglia e Flora Palmieri: lui è un ex playboy di quarantaquattro anni che torna al suo paese natale, lei è una professoressa che conduce una vita misteriosa e viene tenuta a distanza da tutti.
I nostri protagonisti non potrebbero essere più diversi tra loro, eppure le loro vite si incroceranno in modo inatteso. Lo stile estremamente diretto di Ammaniti ci guida tra i flussi di pensiero dei protagonisti trascinandoci con spietata ironia in vicende che hanno il sapore del noir.
10 lug 2021
La storia di un uomo e del proprio Paese raccontata attraverso le figure di Berlinguer e Berlusconi
Questa settimana la recentissima proclamazione del Premio Strega 2021 mi fornisce l’occasione per parlarvi di un libro che ha vinto la LXVIII edizione della competizione: Il desiderio di essere come tutti di Francesco Piccolo.
La mia generazione, quella dei Millenials, non ha mai conosciuto la vera sinistra italiana: alcunǝ di noi hanno sentito parlare di Berlinguer nei libri di storia ma, nella maggior parte dei casi, non riusciamo a immaginare la “vita pura” di cui ci parla l’autore. Noi siamo quellǝ della “vita impura”, quellǝ che hanno vissuto i vent’anni della parabola ascendente di Berlusconi.
Gli aneddoti storici e politici si intrecciano agli episodi sulla vita privata. Che sia o meno un espediente narrativo, il racconto del primo amore che muore il giorno di San Valentino alternato a una frase di Craxi riesce a renderci partecipǝ della storia del nostro Paese, anche di quella che non abbiamo potuto vivere in prima persona.
Il motivo principale per cui amo questo scrittore è che in ogni sua opera ritrovo molto di me stessa. Nel caso specifico, ho trovato le ultime righe assolutamente illuminanti… Lascio a voi il piacere di scoprirle e, magari, di individuare tra di esse un pezzo della vostra storia personale.