Il grande mare dei sargassi
Autore | Jean Rhys |
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Traduttore | Adriana Motti |
Editore | Adelphi |
Collana | Gli Adelphi |
Anno edizione | 2022 |
Stato di lettura | Non iniziato |
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1 ago 2021
La regina d’Inghilterra, dopo aver scoperto la lettura, decide di trasmettere la nuova passione a tutti i suoi sudditi
Il 28 luglio scorso si è spento, all’età di ottant’anni, lo scrittore e saggista Roberto Calasso. La casa editrice Adelphi, di cui era proprietario e direttore editoriale dal 1971, ha sempre dedicato una cura particolarissima alla scelta dei titoli da pubblicare regalandoci dei veri e propri gioielli.
Tra questi vi è certamente La sovrana lettrice di Alan Bennett, un volume di meno di 100 pagine nelle quali si racchiude tutta la maestria dell’autore, in particolare della sua carriera da commediografo.
Al centro della vicenda troviamo la regina d’Inghilterra che, per un caso fortuito e già avanti negli anni, scopre di avere una passione smodata per i libri e la lettura. Questa scoperta è talmente coinvolgente dall’indurre Sua Maestà a volerne rendere partecipi tutti i suoi sudditi. Ecco, dunque, che durante le visite ufficiali su scala nazionale le consuete domande sul luogo di provenienza geografica o l’anzianità di lavoro vengono sostituite dal nuovissimo quesito “che cosa sta leggendo al momento?”, che inizia a lasciare letteralmente a bocca aperta.
Appurato che l’ardore reale per la lettura non è solo un capriccio e, anzi, diventa di giorno in giorno sempre più forte, a corte si inizia a tramare per far sì che la regina torni a occupazioni maggiormente confacenti al suo ruolo. Per sapere chi avrà la meglio dobbiamo arrivare all’ultima pagina, o meglio all’ultima riga, dove la nostra curiosità sarà soddisfatta grazie a un eccellente colpo di scena.
3 ott 2021
Un grattacielo londinese diviene la metafora della ricaduta nelle barbarie di un’intera classe sociale
Ottobre è il mese di Halloween e dei racconti del terrore. Per questo ho pensato di scegliere un libro a tema, ma non vi aspettate di trovare streghe, vampiri, teschi e zombie: l’angoscia e lo sgomento suscitati da questo racconto sono frutto del genere umano.
I tre protagonisti principali de Il condominio – Anthony Royal, Robert Laing e Richard Wilder – vivono in un grattacielo di quaranta piani assieme a migliaia di persone, una vera e propria oasi (apparentemente) felice che si autogestisce grazie a molteplici, lussuose comodità: piscine, scuole, ristoranti, supermercati, banche e vari ascensori ad alta velocità. Proprio questi ultimi diverranno teatro abituale delle peggiori nefandezze perpetrate ai danni dei vari inquilini, da parte dei loro stessi pari.
Tutto parte da vari blackout che inizialmente colpiscono i piani inferiori ma che, ben presto, si estendono all’intero l’edificio. Inizialmente il buio scatenerà il panico tra i condomini ma non dovrà passare molto tempo prima che, in virtù dello stesso, si sentano autorizzati a esternare i loro istinti più primordiali, innescando una serie di reazioni a catena che impediranno di distinguere il bene dal male.
Le tre classi sociali che popolano il grattacielo – alta società, ricca borghesia e ceto medio – sono rappresentate rispettivamente da Royal, Laing e Wilder. La lotta spietata per la conquista dei piani alti farà sì che solo uno di loro riuscirà a sopravvivere: colui che meglio saprà adattarsi alla nuova condizione, senza lasciarsi coinvolgere dalla follia comune.
Se avete voglia di immergervi nell’atmosfera lievemente macabra dei giorni autunnali, questa storia vi insegnerà che non bisogna cercare molto lontano da noi per avvertirla.