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Le janare

5 giu 2021

La devozione per la propria terra manifestata attraverso una famosa tradizione popolare

Durante i primi mesi di quarantena del 2020 ho riscoperto il piacere della lettura. Ho letto tantissimo, come non capitava ormai da anni, e grazie a Instagram sono approdata su tanti profili molto interessanti di vari book blogger. È così che ho scoperto il libro Le janare di Gaetano Lamberti che in veste di @mr.tannus trasmette tutto la sua passione per le piante e gli animali, mentre in questo romanzo ci svela il suo lato oscuro.

La storia è incentrata su una delle credenze popolari più antiche della nostra Campania, in particolare del beneventano: donne vecchie, malvagie e solitarie si intrufolavano nelle stalle per rubare una giumenta e cavalcarla tutta la notte. È proprio ciò che accade alla famiglia di Martino, il giovane protagonista del romanzo che assieme alla sorellina Marisa cercherà di scoprire chi è la janara che ha fatto la fattura alla loro casa. Sarà forse l’odiosa zia Vincenza, che assume sempre un’aria da padrona e ha da ridire su tutto e tutti? O magari una delle anziane del paese, che ti squadrano da capo a piedi quando passi loro davanti?

Confesso che, a tratti, la lettura mi è risultata difficile: alcune scene, infatti, vengono descritte in modo così vivido nella loro crudezza da avermi provocato assoluto ribrezzo. Era proprio questa l’atmosfera che l’autore voleva ricreare ma, nonostante il tema trattato sia piuttosto macabro, egli è riuscito a comunicare tutto l’amore per la sua terra d’origine.

  • Moderna e contemporanea, Narrativa italiana
  • Scheda libro
Autore

Gaetano Lamberti

Editore

Il Seme Bianco

Collana

Magnolia

Anno edizione

2019

Stato di lettura

Finito

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18 lug 2021

La ragazzina senza nome che, grazie al suo immenso coraggio, trasformerà l’abbandono in riscatto

Questa è la storia di un ritorno. La ritornata (arminuta, in dialetto abruzzese) è una tredicenne che si ritroverà con una valigia in una mano e una borsa piena di scarpe nell’altra a bussare a una porta sconosciuta. Da quel momento la sua vita cambierà totalmente: perderà tutte le certezze che aveva acquisito riguardo alla vita agiata che conduceva, agli affetti stabili su cui credeva di poter contare e, soprattutto, alla sua identità.

La storia è narrata in prima persona dalla protagonista, il cui nome non viene mai citato, in una sequenza di capitoli brevi che si lasciano leggere con facilità l’uno dopo l’altro. Il dialetto viene utilizzato per sottolineare il passaggio dalla sua prima famiglia, composta da due genitori amorevoli, alla seconda, con una madre e un padre incapaci di comunicare e un numero indefinito di fratelli.

Il rapporto con la ritrovata sorella Adriana sarà cruciale per la protagonista: il grande affetto che nascerà tra le due ragazzine aiuterà entrambe a farsi strada tra pieghe inesplorate delle loro vite.

Vincitore del Premio Campiello, L’Arminuta è un racconto di coraggio, riscatto ed empatia.

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10 lug 2021

La storia di un uomo e del proprio Paese raccontata attraverso le figure di Berlinguer e Berlusconi

Questa settimana la recentissima proclamazione del Premio Strega 2021 mi fornisce l’occasione per parlarvi di un libro che ha vinto la LXVIII edizione della competizione: Il desiderio di essere come tutti di Francesco Piccolo.

La mia generazione, quella dei Millenials, non ha mai conosciuto la vera sinistra italiana: alcunǝ di noi hanno sentito parlare di Berlinguer nei libri di storia ma, nella maggior parte dei casi, non riusciamo a immaginare la “vita pura” di cui ci parla l’autore. Noi siamo quellǝ della “vita impura”, quellǝ che hanno vissuto i vent’anni della parabola ascendente di Berlusconi.

Gli aneddoti storici e politici si intrecciano agli episodi sulla vita privata. Che sia o meno un espediente narrativo, il racconto del primo amore che muore il giorno di San Valentino alternato a una frase di Craxi riesce a renderci partecipǝ della storia del nostro Paese, anche di quella che non abbiamo potuto vivere in prima persona.

Il motivo principale per cui amo questo scrittore è che in ogni sua opera ritrovo molto di me stessa. Nel caso specifico, ho trovato le ultime righe assolutamente illuminanti… Lascio a voi il piacere di scoprirle e, magari, di individuare tra di esse un pezzo della vostra storia personale.

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