L’assemblea degli animali. Una favola selvaggia
Autore | Filelfo |
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Illustratore | Riccardo Mannelli |
Editore | Einaudi |
Collana | Stile Libero Big |
Anno edizione | 2020 |
Stato di lettura | Non iniziato |
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29 mag 2021
Il dubbio che si insinua in una coppia è il punto di partenza per raccontare la storia di tutti noi
A cosa fa pensare la parola “fedeltà”? A un cane? A un’amicizia? O alla persona che amiamo? Ho cominciato a leggere questo romanzo convinta di addentrarmi nella vita di una coppia e nelle relative dinamiche per tenere in piedi una relazione e, in effetti, all’inizio è stato proprio così.
Conosciamo Carlo e Margherita, un marito e una moglie come ce ne sono tanti: riusciamo a immedesimarci nella loro quotidianità, nell’impegno profuso per trovare la casa dei sogni; spiandoli mentre lavorano, possiamo avvertire una certa insoddisfazione e provare quel desiderio, che è appartenuto un po’ a tutti, di voler scappare e ricominciare da capo. Perfino quando tra loro due s’insinua il dubbio, quello che mette a repentaglio la fedeltà del coniuge, ci viene spontaneo chiederci: e se capitasse a me?
Ma la potenza della narrazione non si limita ai due personaggi principali. Il vero racconto è quello che si fa spazio nell’affannosa vita coniugale dei protagonisti, quello che mi ha tenuta sveglia fino all’alba in attesa di un lieto fine. È una storia nella storia con un grande carico di emozioni, talvolta dolorose come un pugno nello stomaco, che meritano di essere provate. Intanto attendo con ansia la serie Netflix che ne sarà tratta per sapere se, anche in questo caso, “era meglio il libro”.
15 nov 2021
L’incomunicabilità è alla base dei tredici racconti che danno il titolo alla raccolta
Ultimamente ho difficoltà a tenere impegnata la mente con attività di svago che durino troppo tempo: quindi a un film, in genere, prediligo una serie TV così come a un romanzo una raccolta di racconti. Per questo motivo la mia scelta di lettura era caduta su Gli amori difficili di Italo Calvino; devo ammettere, però, che le mie aspettative riguardo alla maggiore capacità di concentrazione derivata da una lettura di racconti brevi sono state disattese.
Il titolo del libro certamente rimanda a un sentimento forte e impegnativo ma, nella pratica, di romantico c’è ben poco. Ogni “avventura”, come da titolo delle tredici storie, ci apre una finestra su un sentimento irrisolto che, soprattutto a causa dell’incapacità di comunicare, non trova mai appagamento.
La gamma di personaggi alle prese con questi amori senza via d’uscita è varia (fotografo, soldato, lettore, moglie, bagnante, poeta, miope ecc.) ma la sostanza è sempre la stessa. Credo che l’intralcio che ho riscontrato nell’avanzamento della lettura sia dovuto al fatto che la scrittura sia volutamente statica, proprio per sottolineare l’assenza di moti dell’animo particolarmente coinvolgenti: tutte le vicende, in genere, si svolgono nella mente dei protagonisti ma attorno a loro accade poco o nulla.
La vera svolta del libro l’ho trovata, invece, nella seconda parte intitolata La vita difficile. I due racconti lunghi che la compongono (La formica argentina e La nuvola di smog) ci parlano ancora una volta di difficoltà, stavolta più concrete, legate alle vite dei rispettivi protagonisti senza nome. Nonostante, anche in questo caso, debbano scontrarsi con qualcosa di più grande di loro, essi si impegnano in modo attivo per poter trovare una soluzione a ciò che li affligge.