Il catino di zinco
Autore | Margaret Mazzantini |
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Editore | Marsilio |
Anno edizione | 1994 |
Stato di lettura | Non iniziato |
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19 dic 2021
Una favola per tutte le età che, con parole semplici, ci spiega l’importanza della vera amicizia
L’estate scorsa si è sentito tanto parlare dell’invasione di cinghiali nelle nostre città, in particolare Roma, Firenze e Genova. A dare l’allarme è stata la Coldiretti in quanto la massiccia presenza di questi ungulati, oltre a essere pericolosa per le persone, minaccerebbe fortemente le coltivazioni. Da anni, la principale soluzione del governo a questo problema è sempre la stessa: la caccia.
Sembra chiaro che, in quest’ottica, i cinghiali vengano visti solo come animali infestanti che meritano di essere sterminati. Questo punto di vista viene totalmente capovolto in Il coraggio del cinghialino.
Il cinghiale del titolo è, in realtà, un cagnolino che è stato abbandonato in un bosco perché il solo della cucciolata a non essere stato adottato. A trovarlo, tremante e spaurito, è un branco di cinghiali che, a causa del suo pelo ispido e nero, lo scambiano per un proprio simile. Col tempo saranno il muso e le zampe bianche a svelare la specie del nuovo arrivato, ma ciò non impedirà loro di continuare a crescerlo come se fosse uno di famiglia.
Quando, però, comincia la stagione della caccia, i cinghiali iniziano ad avere timore che il loro fratello adottivo possa tradirli. Questi sospetti diventano ancora più fondati quando Tartufino (così è stato chiamato dal branco, per il suo naso a tartufo) verrà portato via da un umano intenzionato a farne un segugio per la caccia ai cinghiali.
Tutto ciò che succederà da questo momento in poi costituisce la morale di una favola che intende parlare ai più piccoli, ma anche e soprattutto agli adulti, di diversità e tolleranza. Durante la lettura mi è stato impossibile non pensare al film Disney del 1981 Red e Toby nemiciamici, nel quale viene raccontato il profondo legame tra Red, una piccola volpe orfana, e Toby, un cucciolo di cane da caccia. Entrambe le storie ci insegnano che il più delle volte sono gli uomini a creare inimicizie tra specie animali che, altrimenti, potrebbero tranquillamente convivere in natura.
L’edizione è impreziosita dalle delicate illustrazioni di Giancarlo Caligaris.
10 lug 2021
La storia di un uomo e del proprio Paese raccontata attraverso le figure di Berlinguer e Berlusconi
Questa settimana la recentissima proclamazione del Premio Strega 2021 mi fornisce l’occasione per parlarvi di un libro che ha vinto la LXVIII edizione della competizione: Il desiderio di essere come tutti di Francesco Piccolo.
La mia generazione, quella dei Millenials, non ha mai conosciuto la vera sinistra italiana: alcunǝ di noi hanno sentito parlare di Berlinguer nei libri di storia ma, nella maggior parte dei casi, non riusciamo a immaginare la “vita pura” di cui ci parla l’autore. Noi siamo quellǝ della “vita impura”, quellǝ che hanno vissuto i vent’anni della parabola ascendente di Berlusconi.
Gli aneddoti storici e politici si intrecciano agli episodi sulla vita privata. Che sia o meno un espediente narrativo, il racconto del primo amore che muore il giorno di San Valentino alternato a una frase di Craxi riesce a renderci partecipǝ della storia del nostro Paese, anche di quella che non abbiamo potuto vivere in prima persona.
Il motivo principale per cui amo questo scrittore è che in ogni sua opera ritrovo molto di me stessa. Nel caso specifico, ho trovato le ultime righe assolutamente illuminanti… Lascio a voi il piacere di scoprirle e, magari, di individuare tra di esse un pezzo della vostra storia personale.
29 mag 2021
Il dubbio che si insinua in una coppia è il punto di partenza per raccontare la storia di tutti noi
A cosa fa pensare la parola “fedeltà”? A un cane? A un’amicizia? O alla persona che amiamo? Ho cominciato a leggere questo romanzo convinta di addentrarmi nella vita di una coppia e nelle relative dinamiche per tenere in piedi una relazione e, in effetti, all’inizio è stato proprio così.
Conosciamo Carlo e Margherita, un marito e una moglie come ce ne sono tanti: riusciamo a immedesimarci nella loro quotidianità, nell’impegno profuso per trovare la casa dei sogni; spiandoli mentre lavorano, possiamo avvertire una certa insoddisfazione e provare quel desiderio, che è appartenuto un po’ a tutti, di voler scappare e ricominciare da capo. Perfino quando tra loro due s’insinua il dubbio, quello che mette a repentaglio la fedeltà del coniuge, ci viene spontaneo chiederci: e se capitasse a me?
Ma la potenza della narrazione non si limita ai due personaggi principali. Il vero racconto è quello che si fa spazio nell’affannosa vita coniugale dei protagonisti, quello che mi ha tenuta sveglia fino all’alba in attesa di un lieto fine. È una storia nella storia con un grande carico di emozioni, talvolta dolorose come un pugno nello stomaco, che meritano di essere provate. Intanto attendo con ansia la serie Netflix che ne sarà tratta per sapere se, anche in questo caso, “era meglio il libro”.